Il nuovo Piano di Transizione 5.0 stanzia 6,3 miliardi di euro per le imprese – senza alcuna distinzione di forma giuridica, settore, dimensione o regime fiscale – che nel biennio 2024/2025 realizzano, nell’ambito di un progetto di innovazione, nuovi investimenti in grado di far conseguire una riduzione dei consumi energetici,  attribuendo loro un Credito di Imposta in proporzione all’importo investito e al grado di riduzione dei consumi realizzato.

 Obiettivo degli investimenti => Conseguire una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% a livello di unità produttiva o del 5% a livello di processo produttivo

Investimenti ammissibili

  • beni strumentali materiali (robot) e beni strumentali immateriali 4.0, ovvero software digitali green, anche software per la gestione di impresa purché siano legati ovvero acquistati unitamente ai software, sistemi o piattaforme per il monitoraggio dei consumi energetici, che devono essere interconnessi al sistema di gestione della produzione industriale o alla rete di fornitura (beni strumentali nuovi, non usati, elencati in allegati A e B L. 11/12/2016 n. 232);
  • l’acquisto di beni necessari per autoproduzione e autoconsumo da Fonti Energia Rinnovabile  (FER, quindi non biomasse), quali l’impianto fotovoltaico, che apporta un credito di imposta per il 100% della spesa sostenuta per installare pannelli realizzati in Europa e inseriti nel Registro Enea, aventi almeno un grado di efficienza > 21,5% (e con livelli di efficienza maggiori cioè del 23,5% o bifacciale, il credito aumenta al 120/140% della spesa sostenuta);
  • spese per formazione del personale per max 10% dei beni strumentali acquistati (nel limite di 300 mila euro) erogata da soggetti esterni individuati appositamente con Decreto del MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made In Italy).

Intensità Credito di imposta:  Varia in funzione dell’efficienza conseguita e dell’importo investito,  cioè sommatoria delle spese per investimenti, autoproduzione energia e formazione personale.

Importo Investimento % Credito di imposta

Unità/Struttura

dal 3 al 6%

Unità/Struttura

dal 6 al 10%

Unità/Struttura

dal 10 al 15%

Processo dal 5 al 10% Processo dal 10 al 15% Processo > 15%
Fino a 2,5 mln euro 35% 40% 45%
Da 2,5 a 10 mln euro 15% 20% 25%
Oltre 10 mln euro 5% 10% 15%

Modalità di presentazione della domanda

Le imprese dovranno presentare domanda al GSE (Gestore dei Servizi Energetici), oltre che la certificazione ex ante e la prima comunicazione descrittiva del progetto di investimento, necessaria per prenotare i fondi presso il Gestore.

Certificazioni e Perizie

Sono indispensabili, ai fini del rilascio del Credito, Certificazioni (analisi energetica) che attestino inizialmente lo status quo energetico, la riduzione conseguibile con l’investimento ed una successiva certificazione ad investimento realizzato. Le Certificazioni verranno rilasciate da un valutatore indipendente, quali EGE e ESCO.

I costi sostenuti dovranno invece esser certificati da un Revisore dei Conti.

Bonus per PMI: i costi sostenuti per Certificazioni e Perizie sono riconosciuti in aumento al Credito di imposta (ridotto a 5 mila euro per le imprese non soggette ad obbligo di revisione legale dei conti).

Modalità di utilizzo del Credito

E’ compensabile totalmente in F24 fino al 31 dicembre 2025 (la parte non compensata entro questo termine sarà compensabile nei successivi cinque anni).

Cumulo

Il Credito di Imposta è cumulabile con gli altri Aiuti di Stato (Nuova Sabatini e Simest).

Retroattività

La misura è retroattiva con gli investimenti realizzati dal 1 gennaio 2024.

Esempio di calcolo del credito d’imposta e del beneficio complessivo

Esempio di beneficio,  conseguibile per un investimento complessivo di 1 milione di euro che comporti una riduzione media dei consumi energetici, dal 3% al 6% a livello di unità produttiva.

TIPO DI INVESTIMENTO IMPORTO
A- Acquisto di beni  strumentali  (Allegato A) 700.000
B – Acquisto di software gestionali e per il monitoraggio dei consumi (Allegato B) 150.000
Impianto fotovoltaico per autoconsumo con efficienza base > 21,5% 150.000
Certificazioni e Perizie 10.000
TOTALE INVESTIMENTO  1.010.000
CREDITO DI IMPOSTA RICONOSCIUTO 40,0% 404.000
SIMEST o Nuova Sabatini Industria 4.0 / Green su beni in Allegato A 10,0% 70.000
Ires (non si applica sul Credito di imposta) 24,0% 96.960
Irap (non si applica sul Credito di imposta) 3,9% 15.756
Beneficio totale (senza considerare Sabatini su Impianto fotovoltaico) 58,1% 586.716

Il Credito di imposta non è soggetto a IRES e IRAP.

Sono state recentemente proposte dal Governo delle modifiche in merito all’Emendamento 6.1000, che riguardano il piano Transizione 5.0 e il Decreto Superbonus. Di seguito sono riportati i punti principali:

  1. Data di Inizio degli Investimenti: La nuova finestra temporale per gli investimenti è stata specificata dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025.
  2. Frequenza delle Comunicazioni del GSE al Ministero: Le comunicazioni del GSE al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) saranno effettuate mensilmente anziché quotidianamente.
  3. Obbligo di Conferma degli Ordini e Pagamento di un Acconto: Le imprese devono comunicare l’effettuazione degli ordini accettati dal venditore e il pagamento di un acconto del 20% entro 30 giorni dalla prenotazione del credito d’imposta.
  4. Correzione Formale sul Credito d’Imposta: È stata apportata una modifica formale per chiarire che il credito d’imposta può essere recuperato se usufruito in assenza dei presupposti necessari.

Queste modifiche hanno l’obiettivo di migliorare la gestione e l’efficacia del piano Transizione 5.0, garantendo un uso più efficiente delle risorse e una maggiore chiarezza normativa.

Iter di Conversione

L’iter di conversione del Decreto Superbonus si concluderà al Senato, per poi passare alla Camera, dove non sono previste ulteriori correzioni. Le modifiche diventeranno definitive una volta pubblicata la legge di conversione in Gazzetta Ufficiale, prevista entro il 28 maggio.