Finalità e dotazione finanziaria

  • Obiettivo: sostenere la creazione e il rafforzamento delle imprese boschive e delle aziende della prima lavorazione del legno, favorendo l’adozione di tecnologie digitali e sistemi di produzione automatizzati (dai sistemi di classificazione alla collaudatura).
  • Risorse disponibili: 20 milioni di euro (al lordo delle commissioni di gestione) da ripartire in contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati. Eventuali economie possono essere aggiunte dalle risorse non utilizzate nell’ambito della vivaistica forestale.

Soggetti beneficiari

Possono accedere alle agevolazioni le imprese, di qualsiasi dimensione (micro, piccole e medie imprese incluse), iscritte al Registro delle Imprese e in possesso dei requisiti stabiliti dal decreto 20 febbraio 2025, che operino in uno dei seguenti ambiti:

  • Servizi di supporto per la silvicoltura (codice ATECO 02.20) limitatamente a:
    • Abbattimento di alberi
    • Produzione di tronchi (tondame) per industrie del settore forestale
  • Trasporto di tronchi all’interno di aree forestali (codice 02.40.00)
  • Prima lavorazione del legno:
    • 16.11 “Taglio e piallatura del legno”
    • 16.12 “Lavorazione e finitura del legno” (alesatura, tornitura, fresatura, levigatura, giuntatura, ecc.)
    • 16.21 “Fabbricazione di fogli da impiallacciatura e di pannelli a base di legno”

Esclusioni: non sono ammesse imprese che svolgano tali attività per produrre materiale destinato all’uso energetico.

Tipologia e intensità dell’agevolazione

  • Forma: a scelta del beneficiario, il sostegno può essere erogato come
    • Contributo a fondo perduto (percentuale variabile in funzione del tipo di spesa e della zona geografica, secondo quanto previsto dal decreto 20 febbraio 2025)
    • Finanziamento a tasso agevolato
  • Cofinanziamento: l’importo massimo richiedibile è pari alle spese ammissibili; la misura di aiuto è definita in base ai massimali europei (Regolamento “de minimis” e regime di esenzione n. 651/2014).

Scadenze e modalità di presentazione delle domande

  • Periodo utile: dalle ore 12:00 del 15 maggio 2025 alle ore 12:00 del 10 luglio 2025
  • Procedura: esclusivamente online tramite il portale di Invitalia (www.invitalia.it), accesso con SPID, CIE o CNS.
  • Documentazione:
    • Dichiarazione sostitutiva di possesso dei requisiti (art. 8 del D.M. 20/02/2025)
    • Descrizione del programma di investimento e delle spese
    • Preventivi dettagliati
    • Eventuali certificazioni (Accordo di Foresta, parità di genere)
    • Per importi > 150.000 €: autocertificazione antimafia

Erogazione delle risorse

  • L’agevolazione viene erogata in due tranche (50% al raggiungimento del 50% delle spese sostenute, saldo a conclusione dei lavori) oppure in un’unica soluzione al termine degli investimenti, previa verifica della documentazione giustificativa.

A chi conviene

  • Imprese boschive e operatori della materia prima legno che vogliono modernizzare le proprie linee produttive
  • Aziende del comparto arredo, imballaggi o componentistica in legno interessate a processi automatizzati
  • PMI che mirano a ridurre i costi operativi attraverso tecnologie digitali e sistemi di qualità certificata

Esempio : bando del 4 aprile 2025 (filiera legno) del MIMIT:

  • Dotazione complessiva: 20 milioni di euro, ripartiti tra contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.
  • Intensità dell’agevolazione:
    • Contributo a fondo perduto variabile in funzione della classe dimensionale e della zona geografica (es. fino al 35 % delle spese per le PMI del Centro-Nord; fino al 45 % per quelle del Sud).
    • Finanziamento agevolato (a tasso ridotto) per coprire fino al 50 % delle spese ammissibili.
  • Limiti per singolo beneficiario: non è fissato un importo “a forfait” – ciascuna impresa ottiene un sostegno commisurato agli investimenti dichiarati – purché l’insieme degli aiuti ricevuti rientri nel “regime de minimis” (ovvero non superi i 300.000 € nell’arco di tre anni).

In pratica, un’azienda che presenti un progetto da 100.000 € di investimenti potrà vedersi riconoscere:

  • fino a 35.000 € di contributo a fondo perduto (se operante al Centro-Nord);
  • un finanziamento agevolato fino a 50.000 €;
  • il resto (15.000 €) dovrà essere coperto da risorse proprie o da altra forma di finanziamento.

Se invece la stessa impresa si trova in una regione del Sud, il fondo perduto potrà salire a 45.000 € su 100.000 € di investimenti.